Stagioni 2008-2009-2010: Rossi si riconferma campione, Lorenzo il suo successore?


2008: è l’anno della rivincita di Rossi su Stoner. L’italiano, forte dei nuovi pneumatici Bridgestone è pronto a combattere ad armi pari con Stoner.

La Ducati però si dimostra ancora la moto più veloce del lotto e il campionato rimane inizialmente incerto, con Rossi che cerca di vincere dove può e prova a limitare i danni quando in alcuni circuiti Stoner si dimostra imbattibile.

La svolta avviene a metà campionato, sul tracciato di Laguna Seca la battaglia tra Rossi e Stoner renderà la gara memorabile: il ducatista è il più veloce, Rossi però è un vero “animale da gara” e punta molto sulla pressione psicologica, risponde subito a tutti i sorpassi di Stoner, anche a rischio di cadere (vedi accelerazione sulla terra al “cavatappi”) pur di non farlo scappare e così riesce a fiaccare il suo avversario, vince la gara ed infligge un duro colpo psicologico all’australiano.

Rossi a fine stagione conquisterà il suo ottavo titolo mondiale.


2009: è il primo anno della monogomma Bridgestone. Tutti si aspettavano l’ennesimo duello tra Rossi e Stoner, ma quest’ultimo si dimostra psicologicamente debole, commettendo molti errori ed a causa di problemi fisici è costretto a saltare alcune gare del mondiale, autoeliminandosi dalla corsa al titolo.

Valentino l’avversario lo trova in casa, è il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo (già campione per 2 anni in 250 cc).

Questo però paga ancora l’inesperienza nella massima categoria e così Rossi vince il suo nono campionato del mondo e nella stessa stagione celebra l’importante traguardo delle 100 vittorie in un GP iridato.


2010: è l’anno magico di Jorge Lorenzo. Le prime gare del campionato MotoGP sembravano delineare una corsa a quattro: Rossi, Lorenzo, Stoner e Pedrosa.

Il primo però si toglie dai giochi alla terza gara del mondiale, cadendo e fratturandosi una gamba; Stoner si dimostra incostante in tutto il campionato mentre Pedrosa, che sembrava l’unico che poteva tener testa a Lorenzo, anche lui è vittima di un incidente che lo costringe a stare fuori per qualche gara.

Jorge Lorenzo vince così il suo primo titolo mondiale in MotoGP, svalutato da una parte dalla mancanza costante di un diretto avversario, ma meritato dall’altra in quanto si è dimostrato sempre il più veloce di tutti e senza mai commettere errori.